Saturday, February 14, 2009

The Queen of the Night and the Winter Queen

Questa settimana sono andata all'opera di Yale ed ho visto Il Flauto magico versione hollywoodiana! Povero Mozart...


I musicisti e i cantanti (tranne Tamino, ma comunque a me non piaciono i tenori!) eravano bravissimi. Non so perché, il dirigente prendeva dei tempi lentissimi per alcune arie e diventava doloroso di aspettare la prossima nota. I costumi eravano assolutamente orrendi. Sarastro e i preti sarebbero andati benissimo in un peplum tipo Spartacus o Ben-Hur, mentre la Regina della Notte e le sue tre dame erano travestite da ottime Walkyrie! Inoltre le parti parlate sono state tradotte in inglese! Faceva molto strano di sentirli cantare in tedesco e cambiare all'inglese per recitare. Per di più, in queste parte hanno deciso di "modernizzare" un po: "Whassup Papageno?" "Had I my i-phone I could ask the gods?" or "Tamino, an artist formerly known as Prince"... Il pubblico ha adorato e crollava delle risate. Io sono rimasta esterrefatta. Magari sono decisamente un dinosauro e dovrei andare al Yale Peabody Museum:

La casa di riposo per musicologi pensionati

Siccomè ancora non ci siamo, preferisco tornare nelle mie belle biblioteche.

Beinecke Library, la torre centrale dove sono conservati tutti i libri rari

A parte l'opera, questa settimana ho fatto solo che lavorare. Allora racconto un po delle mie ricerche. Sono la specialista dei ghirigori. Studio dei manoscritti musicali del Seicento, in gran parte anonimi, per identificarli, datarli e quand'è possibile attribuirli.

E' come un giallo: indago per rintracciare la storia di questi manoscritti. I miei soliti sospetti sono i compositori e i copisti. Provo di identificare la loro mano. Più sono illegibili, più mi interessano, perché contengono tracce di modificazioni, di composizione, di ulteriori aggiunte. In questo modo, riesco a capire come lavorava un compositore, chi erano i suoi allievi o i suoi copisti.


Poi negli archivi, provo di trovare ricevute, lettere o testamenti dei miei "sospetti" in modo di avere un campione firmato. Se sono fortunata, riesco ad identificarli, se no li battezzo copista A, B, C etc. e li lascio nel mio file di "fedine penali" finché riesco a identificarli. Si trova di tutto negli archivi, un esempio di calligrafia curatissimo:

Cresci, Il perfetto scrittore, Venezia 1570

o una bellissima ricevuta firmata di un certo Ambrogio Franco che sapeva appena scrivere:

Decodifica: "Io Ambrosio Franco con mano p[ro]p[ri]a"

Ci vuole tanta pazienza, una buona memoria, dell'intuizione, gli occhi grande aperti e un bel po di fortuna. Uno può cercare per mesi, spogliare buste e buste e scoraggiarsi. Ma quando meno se l'aspetta, si scoprono delle maraviglie!

Un letterone

In uno dei manoscritti che studio, ho anche trovato un disegno, che raffigura una certa Eliza=Bohemia. Si tratta molto probabilmente della Regina Elisabeth Stuart of Scotland, Electress Palatine e Queen of Bohemia, anche chiamata The Winter Queen, perché il suo regno durò appena un'inverno.

The Winter Queen, una protagonista nel mio giallo attuale

Quando ho scoperto una traccia, la seguo come un Indiano segue la sua preda. Leggo tutto quello posso leggere, guardo tutte le mie fedine penali per paragonarli e ognitanto sono fortunata!


Da qualche parte ci sarà un indizio



Sterling Memorial Library

2 comments:

  1. Re: "La casa di riposo per musicologi pensionati" - mi fa venire in mente "la casa di cura per musicologi in riabilitazione" a Newbury: http://flickr.com/photos/fucharistic/3197303040/sizes/l/ Spero che tu non finisca in nessuna delle due :-)

    A me questa opera sarebbe piaciuta, anche se un punto di critico ce l'ho: è ovvio che con l'iPhone non chiami i Gods, ma avresti una applicazioncina "iAskGod"!

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  2. you visit places that are great from and have historical value. Libraries and museums are the most must-visit places. what do you see is a musical stage?

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